Bambini e genitori. Norme, pratiche e rappresentazioni della responsabilità

C’era una volta il pater familias. Per secoli, le regole in famiglia hanno funzionato secondo la legge della patria potestà. Il Novecento con tutte le sue rivoluzioni ha minato le fondamenta stessa della famiglia patriarcale, dove troppo spesso il pater agiva da padre-padrone, insinuando dapprima il concetto di “autorità“, che ha “spodestato” il padre dal trono per fare posto ad una figura alla pari, la madre.

Il passaggio da patria potestà ad autorità genitoriale rispecchia i cambiamenti profondi nelle dinamiche dei quotidiani rapporti di potere fra uomini e donne. Oggi siamo dentro ad una nuova trasformazione.

Ci lasciamo alle spalle l’autorità genitoriale, essendo madri e padri investiti di nuovi diritti e doveri (forse più doveri che diritti) inerenti a quella che si definisce responsabilità genitoriale.

Per quanto già diffuso nel linguaggio comune, il concetto di “responsabilità genitoriale” è dunque acquisizione piuttosto recente in ambito giuridico.

Il volume Bambini e genitori. Norme, pratiche e rappresentazioni della responsabilità (Donzelli, 2013), ricostruisce dal punto di vista sociologico le trasformazioni cui abbiamo accennato e, sempre con taglio sociologico, inquadra il tema della responsabilità dei genitori nella concretezza dei problemi affrontati dalle famiglie: l’autonomia dei bambini e delle bambine, l’organizzazione del loro tempo, il denaro. Molto spazio è dato in particolare all’agire economico dei bambini e alla negoziazione dei consumi, tema delicatissimo e attuale in quella che è stata definita da più parti come “l’economia del desiderio”.

In questo libro si parla famiglie, al plurale: non solo quella formata da una coppia eterosessuale, ma anche le combinazioni rese possibili dal radicamento e dalla diffusione delle genitorialità omosessuali: un arcobaleno di realtà che chiedono un aggiornamento sia del diritto che delle abitudini culturali.

Il volume è l’esito di un lavoro teorico ed empirico di quattro gruppi attivi nelle Università di Milano, Padova, Torino e Urbino Carlo Bo, realizzato attraverso questionari, focus group e interviste in profondità.