I cittadini e le cittadine milanesi chiedono di poter dare ricordo e giusti meriti ad una delle più grandi figure femminili del panorama culturale e sociale milanese e italiano contemporaneo: Ersilia Bronzini Majno (1859-1933), sicuramente una donna donna fra le più illuminate nella storia della nostra città per svariati motivi, tra cui:

  • Nell’ultimo decennio del Novecento è impegnata in diverse iniziative volte ad emancipare le donne della classe lavoratrice dallo sfruttamento e dall’ignoranza e a migliorarne le condizioni di vita e di salute. Tra queste attività, segnaliamo la collaborazione al Servizio di guardia medica gratuita per le donne indigenti, fondato nel 1888 da Alessandrina Ravizza
  • Insieme ad altre attiviste del movimento di emancipazione femminile fonda, nel 1899, l‘Unione femminile, che diviene centro propulsore cittadino e nazionale per le lotte per i diritti civili, sociali e politici durante tutto il periodo liberale.
  • Pioniera di un modello di assistenza sociale che diverrà paradigmatico e i cui criteri sono ancora considerati validi, progetta ed organizza insieme con Nina Rignano Sullam ed Elisa Boschetti una delle opere più significative dell’Unione femminile, gli Uffici indicazioni e assistenza, che saranno presi a modello di intervento dal Comune di Milano.
  • Focalizza nel contrasto allo sfruttamento e all’abuso sessuale uno degli ambiti prioritari di intervento per “l’elevazione della donna”. E’ promotrice ed assidua organizzatrice (presidente dall’anno 1909) dell’Asilo Mariuccia dalla fondazione fino alla fine della propria vita. L’ente è creato per il recupero delle bambine e delle ragazze vittime di abusi sessuali ed è in continuità con il Comitato contro la tratta delle bianche. Fondato nel 1901 e presieduto da Ersilia Bronzini Majno con Camillo Borglio, il Comitato ha l’obiettivo di contrastare la prostituzione attraverso opere concrete (analisi del fenomeno, collaborazione con la polizia, miglioramento delle condizioni economiche, culturali e sociali delle donne sfruttate, azioni volte ad intercettare ed interrompere la catena dello sfruttamento sessuale).
  • Tra le più attive promotrici di una legge per la tutela della gravidanza e della maternità delle lavoratrici, riesce a portare il tema all’ordine del giorno sia nell’ambito di congressi nazionali sia in ambito giornalistico. La carenza della legislazione la porterà ad impegnarsi nell’attivazione delle Casse di maternità.
  • Porta la conoscenza profonda e capillare delle condizioni di lavoro delle donne a sostegno della Clinica del lavoro ideata da Luigi Devoto.
  • Il suo impegno costante accanto a bambini e bambine che vivono situazioni di grave disagio sociale la porta a studiare proposte per il trattamento dei minorenni che commettono reati. Il suo contributo, insieme a quello del marito Luigi Majno, sarà determinante per l’istituzione di un Tribunale per i minorenni.

Al Sindaco e alla Giunta

Per quanto sopra, chiedamo che venga intitolata a Ersilia Bronzini Majno una via/piazza/corso, magari collegata al Viale intitolato a suo marito, LuigiMajno

Milano, maggio 2014

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