Invecchiare è un’arte. Ed è soprattutto un viaggio nel rapporto tra parola scritta, invecchiamento e identità di genere quello proposto nel libro a cura di Anna Maria Crispino e Monica Luongo Passaggi d’età. Scritture e rappresentazioni (Iacobelli, 2013).

Cosa scrivono, e come lo scrivono, le scrittrici più note ed amate quando invecchiano? Come raccontano i passaggi dell’età? Quest’opera offre un nutrito programma di lettura e criteri orientativi. Incontriamo, tra le altre, Nadine Gordimer, Maria Bellonci, Lalla Romano, Marguerite Duras, Colette, Elena Gianini Belotti, Doris Lessing. Come cambia la loro scrittura, come cambia il ritmo nell’attrito tra due movimenti: quello del mondo intorno e quello del soggetto che lo racconta?

In giovinezza sembrava di poter galoppare insieme, il soggetto-lo sguardo-il mondo, un tutt’uno. La vecchiaia sfalsa i piani, raddoppia gli orizzonti: davanti e dietro non si oppongono l’un l’altro, punto di inizio e punto di fine convergono nell’ultimo tratto della vita.

Il libro è anche una riflessione sull’invecchiare. Non su un invecchiare neutro, ma sul diventare vecchie, al femminile. Si tenta dunque una riflessione sul tempo, la sua qualità e consistenza nei passaggi dell’età, dal punto di vista di una particolare generazione. Quella che, in questi anni, sperimenta l’ingresso nell’anzianità: le baby boomers.

‘Anzianità’, parola grossa. Quando si diventa vecchie? Le autrici indagano, più o meno direttamente, possibili risposte. E’ questione di esperienze, che legano in ordine sincronico le vite di una generazione? Tuttavia neppure le esperienze definiscono in modo netto i contorni delle fasi della vita, resi “porosi” dalla complessità e dallo scardinamento delle vite dai binari del destino. E’ il declino delle prestazioni corporee a scandire i passaggi? Tuttavia la spinta vitale non si spegne con l’impigrirsi del ricambio cellulare. E’ un modo diverso di vedere le cose e sentire il mondo? Tuttavia con la paura, forse, di esserne via via spinte al margine.

L’esperienza del sentirsi sospinte al margine, nell’ultimo tratto della vita, può essere angosciante o meravigliosa. Questo libro suggerisce che la filosofia, l’arte, la bellezza abbiano il potere di guidarci verso la meraviglia. Forse non a caso il libro si chiude con il capitolo dedicato alla rappresentazione della vecchiaia femminile nell’arte visiva.

Se tra le righe le rughe sono discrete, la visione è cruda, perfino crudele a volte. Allora bisogna saper indossare l’ironia. Proprio come Louise Bourgeois mentre ci guarda attraverso lo scatto fotografico di Robert Mapplethorpe.

Passaggi d’età. Scritture e rappresentazioni

a cura di Anna Maria Crispino  e Monica Luongo
Iacobelli editore, 2013
125 p., 12,90€

Saggi di Annarosa Buttarelli, Chiara Carlino, Rita Caviglioli, Cristina Giudice, Barbara Mapelli, Edda Melon, Luisa Ricaldone. 

E.C.

Immagine: Robert Mapplethorpe photographic portrait of Louise Bourgeois Robert Mapplethorpe, Louise Bourgeois, 1982