Il lavoro di Carlo Cerutti tratta la rappresentanza politica nei gruppi parlamentari dell’Unione europea, mettendo a fuoco sia le diverse posizioni dottrinarie che determinano l’attuale modalità del mandato elettorale che i motivi per una sua riforma.

La prima parte dell’opera è dedicata alla storia, all’analisi e alla critica della rappresentanza politica, la seconda all’inquadramento, alla disciplina e alla rappresentanza dei gruppi politici al Parlamento europeo.

Il lavoro contiene una proposta di riforma della rappresentanza politica nei gruppi del Parlamento  europeo consistente nella sostituzione del divieto di mandato imperativo, che dà ai rappresentanti il potere di disattendere totalmente le promesse elettorali (previsto dall’articolo 2 del Regolamento interno del Parlamento europeo, dall’articolo 3 dello Statuto del parlamentare e dall’articolo 6, comma 1, del Regolamento sull’elezione) con la libertà di mandato imperativo, caratterizzata invece dalla libertà del rappresentante di obbligarsi o meno a rispettare, in tutto o in parte, le promesse elettorali.

Tale riforma, nell’analisi dell’autore, riconoscerebbe pari dignità sociale a tutti i cittadini (governanti e governati), assicurerebbe un’amministrazione tanto rappresentativa (in termini di responsività, di partecipazione e di imparzialità) quanto funzionale (in termini di specializzazione, di flessibilità e di efficienza), metterebbe in concorrenza le forze politiche, oltre che sui programmi elettorali, anche sulle conseguenze della loro mancata realizzazione e permetterebbe ai rappresentanti politici di avvalersi di un nuovo ed efficace strumento di lavoro, il mandato imperativo.

La rappresentanza politica nei gruppi del Parlamento europeo. Il divieto di mandato imperativo

Tesi di dottorato di: Dott. Carlo Cerutti
Tutor dell’Università Luiss Guido Carli: Prof. Nicola LUPO
Tutor de la Universidad de Valladolid: Prof. José Carlos LAGUNA DE PAZ

LUISS Guido Carli, Libera università internazionale degli studi sociali

a/a 2012/2013
305 p.